Artisti: Cesare Garuti, Werther Germondari, Myriam Laplante, G&K Lusikova, Calogero Marrali, Massimo Saverio Ruiu, Marianna Sciveres, XYZ (Beatrice Notarantonio).
Mostra il cui titolo si ispira al film ‘Identificazione di una donna’ di Michelangelo Antonioni. Il tentativo, seppure utopistico, sarà quello di scoprire almeno qualche elemento dell’inafferrabile essenza femminile. La selezione delle opere dei nove artisti presenti è proveniente, come sempre, dalla Collezione dell’Ospizio Giovani Artisti.
Cesare Garuti (Milano, 1938) Programmatore di computer per il Comune di Milano per 35 anni, ha studiato grafica pubblicitaria e web design. Nel 1992, dopo aver scoperto le possibilità grafiche offerte dal computer, ha abbandonato matita e pennelli per dedicarsi interamente ad esse. Ha partecipato a molte mostre collettive e nel 2002 presso il salone dell’Anagrafe del Comune di Milano ha realizzato la sua prima personale, dal titolo “Dalla matita al mouse: esperimenti di grafica con il computer”.
Werther Germondari (Rimini, 1963) Artista visivo e filmmaker. Attento a dinamiche innovative sperimentali neo-concettuali che si caratterizzano per un gusto ironico e surreale, svolge dai primi anni ottanta una ricerca attraverso numerosi media espressivi. Ha partecipato a esposizioni in gallerie private e spazi sperimentali, alternando installazioni d’ambiente, videowork e atti performativi, focalizzando l’attenzione su elementi nascosti, attinenti a una visione reale, sociale e politica. Nel 2013 ha ideato l’Ospizio Giovani Artisti.
Myriam Laplante (Chittagong, Bangladesh, 1954) è un artista canadese che vive e lavora in Italia dal 1985. Dagli anni settanta si dedica alla pittura, alla fotografia, alla scultura, all’installazione e soprattutto alle performance, che sono state presentate in numerosi musei, festivals e gallerie in Europa, Nord America e Asia. I suoi lavori sono nelle collezioni della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e del MACRO di Roma, e in quelle del Musée du Québec e Musée National de la Photographie (Ottawa).
Gulia e Karolina Lusikova (Minsk, 1967, 1987) Gulia nell’ex Unione Sovietica fa parte del gruppo d’avanguardia BLO di Minsk e partecipa ad esposizioni in Francia e in Germania. Trasferitasi a Roma nel 1993 comincia a collaborare con le Gallerie Pio Monti, Nuova Pesa, Matteo Boetti e con vari critici. Contemporaneamente crea un connubio con sua figlia Karolina ed insieme partecipano a numerose mostre tra le quali la XIV Quadriennale di Roma. Le loro opere sono presenti nelle importanti collezioni di Bulgari, Jacorossi, Franchetti e Odescalchi.
Calogero Marrali (Licata, 1967) vive e lavora a Torino. Esordisce agli inizi degli anni ’90 con una serie di dipinti astratti materici, per poi proseguire la sua ricerca artistica sperimentando i materiali più disparati, usati per rivestire accessori e capi d’abbigliamento riciclati. Tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000, realizza così installazioni e oggetti. Sua prerogativa è la decontestualizzazione: ogni oggetto anche banale e di uso comune è rielaborato e trasformato nell’aspetto estetico sino ad assumere nuova identità e personalità.
Massimo Saverio Ruiu (San Severo, 1961) si laurea in Storia dell'Arte contemporanea nel 1989 e svolge la propria attività artistica ed espositiva a partire dal 1984. La sua ricerca artistica ha, come propria costante, una tensione poetica che focalizza una serie di tematiche legate ai bisogni umani più intimi e profondi. Tali contenuti si sostanziano, di volta in volta ed in relazione ai contesti, in opere realizzate attraverso il ricorso a tecniche e linguaggi diversificati: installazioni, diaproiezioni, video, videoinstallazioni, disegni, fotografia.
Marianna Sciveres (Milano, 1963). Diplomata presso l'Accademia di Belle Arti e al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, si è dedicata con maggiore interesse alla scenografia e al costume per il cinema italiano d'autore, pur svolgendo attività professionale in un circuito più ampio che va dagli allestimenti scenografici per il teatro sperimentale, alla pubblicità, ai video clip. Come autrice e regista ha realizzato i film ‘Sara May’, del 2012, e ‘Malenostro’, del 2016.
XYZ / Beatrice Notarantonio (Roma, 1990) Influenzata dalle correnti surrealiste e simboliste, da artisti sia moderni che contemporanei e anche dal mondo del fumetto, trova il suo segno personale in un tratto sintetico e netto, che sembra quasi tagliare il foglio tra i contrasti di colore, che esprime attraverso la pittura digitale. Ha realizzato le mostre ‘Exit through the wine shop’ nel 2016 e ‘Trigger Warning’, nel 2017. Attualmente sta lavorando per i progetti del 2018, sperimentando nuove tecniche e gettando le basi per collaborazioni con altri artisti.