VISI DA COLLEZIONE, group exhibition, OGA, Roma, Italy, 26/1-1/3 2017

Artisti: Pino Boresta, Vera Genovese, Werther Germondari, Francesco Impellizzeri e Mikele Abramo, Paul Simo Kelu, Gaetano Mele, Ugo Ugolini.

Collettiva di otto artisti, con opere a tematica ritrattistica, tutte come sempre provenienti dalla collezione dell’OGA.

Pino Boresta (Roma, 1962). Artista visivo, performer e ‘situazionauta’, dal 1994 l’artista deforma il proprio volto in diverse smorfie,  ne realizza degli stickers adesivi e le incolla in ogni punto della città. Boresta ha compiuto una vera e propria operazione di riappropriazione dello spazio urbano. La smorfia diviene in questo modo anche marchio o logo dell'artista, in opposizione ai loghi che quotidianamente vengono imposti dal martellante condizionamento pubblicitario. (http://www.pinoboresta.com/no_logo/no_logo.htm)

Vera Genovese (Napoli, 1989) Laureata in plurilinguismo ed interculturalità nel Mediterraneo, è attualmente alla magistrale in fotografia come linguaggio artistico presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli. Ha partecipato a piccole mostre per privati e a varie collettive, tra cui ‘Gotikart-Oniriche Visioni’, presso il teatro Spazio Libero di Napoli nel novembre 2016. Realizza opere di ritratti in fotopittura e ha disegnato alcune copertine di Cd, per band campane.

Werther Germondari (Rimini, 1963), Artista visivo e filmmaker. Attento a dinamiche innovative sperimentali neo-concettuali che si caratterizzano per un gusto ironico e surreale, svolge da trent’anni una ricerca attraverso numerosi media espressivi. Ha partecipato a esposizioni in gallerie private e spazi sperimentali, alternando installazioni d’ambiente, videowork e atti performativi,  focalizzando l’attenzione su elementi nascosti, attinenti a una visione reale, sociale e politica. Nel 2013 ha ideato l’Ospizio Giovani Artisti.

Francesco Impellizzeri (Trapani, 1958). Nelle sue esposizioni propone performances e installazioni in cui varie espressioni artistiche (musica, teatro, pittura, ecc) si fondono per mezzo dell'ironia fino ad ottenere anche un prodotto fotografico e pittorico. Nel 2013 ha creato, con il grafico, musicista e cantante Mikele Abramo (Roma, 1971), ‘Arte Clandestina’ un progetto di eventi pittorico/musicali in cui vengono messe in evidenza le carenze culturali di questo ultimo ventennio attraverso una visione critica ma propositiva.

Paul Simo Kalu (Medias, Romania, 1976) Nel 1996 inizia il suo percorso nel mondo del tatuaggio. Nel 1998 si trasferisce a Parigi, esperienza che lo cambia profondamente. Nel 2004 si trasferisce a Stoccarda, dove nel 2010 apre il suo primo studio, il ‘Black Thorn Tatoo’. Nel 2014 si stabilisce in Italia, con un nuovo studio, continuando ad affiancare all’attività di tatuatore quella di pittore/artista a 360°. (Testo tratto dal catalogo della personale ‘True Love True Hate’ realizzata alla galleria Parione9 di Roma nel giugno 2016)

Gaetano Mele (Rimini, 1916-1991) Le sue opere più interessanti sono sicuramente quelle degli anni trenta, periodo in cui ha vissuto nelle colonie italiane, realizzando quadri di paesaggi locali in cui sono rintracciabili echi del periodo metafisico. Una volta tornato a Rimini Mele è stato purtroppo vittima del mondo provinciale, di cui, per necessità economica, ha assecondato i gusti borghesi, come sempre in questi casi totalmente anacronistici rispetto alle necessità di una vera ricerca artistica indipendente.

Ugo Ugolini (Rimini, 1917-1999) Pittore allievo del maestro Pietro Annigoni, da cui è stato indubbiamente molto influenzato artisticamente, è stato tutta la vita suo degnissimo collaboratore. La sua tecnica ed esperienza gli avrebbero permesso grandi percorsi ma per la sua grande fedeltà al maestro ha preferito immolarsi professionalmente ed essere il suo principale assistente, partecipando alla realizzazione dei grandi cicli di affreschi di Annigoni, come quelli realizzati nella Basilica di S.Antonio da Padova negli anni ottanta.

 Werther Germondari © 1980 - 2023