Artisti: Alberto Barach, Nicola Bertoglio, Pino Boresta, Angela Caporaso, Kristien De Neve, Nicola Frangione, Werther Germondari, Itto, Gianni Piacentini.
Alberto Barach (Milano, 1960) principali mostre collettive, come Alberto Barazzutti: Forme organiche, Studio Ambre, Milano, 2014; Deep trash Italia, Bethnal Green Working Men's Club, Londra 2011; BazArte, Spazio Concept, Milan, 2011; Boxshock, Sesto San Giovanni, 2009; Mind Totem, Milano 2009; Risguardi, Galleria Urbana Meridiana, Villa San Giovanni (RC) 2008; Containerart, Milano 2008; ManinFesto, Centro d’Arte Contemporanea di Villa Manin (UD), 2008 (menzione speciale).
Nicola Bertoglio (Cremona, 1974). Il suo incontro con il mondo iPhone è avvenuto per caso, e da li è iniziata la sperimentazione di quel particolare tipo di fotografia, detta “iPhoneografia”. In modo particolare cercando di rimanere sempre all’interno dei confini del mezzo iPhone utilizzando l'applicazione Instagram per rendere specifiche le immagini con esso realizzate. Le foto di Bertoglio sono istanti di vita e di viaggio estrapolati e rielaborati con lo scopo di rappresentare una visione istintiva, emotiva e fantastica della realtà per portare colui che le guarda in una dimensione onirica e psicanalitica che nasce dall’inconscio dello stesso autore.
Pino Boresta (Roma, 1962). Nel suo lavoro c'è un coinvolgimento attivo dello spettatore, che è incoraggiato a costruire stati di riflessione indipendenti e personali, con l'obliterazione di attimi insignificanti della nostra esistenza colti dal continuo fluire della vita quotidiana. Dal 1994 ha partecipato a numerose mostre collettive, tra cui ‘Ironic’, al Trevi Flash Art Museum, nel 2000, e realizzato mostre personali, come "Smorfie In - Smorfie Out", alla Galleria Luigi di Sarro di Roma, nel 1995.
Angela Caporaso (Caserta, 1962). Pittrice, web designer, ha partecipato a molte mostre collettive. Ha lavorato sulle parole dei maggiori scrittori contemporanei, dedicando mostre ad Camus, Dickinson, Tondelli. Ha spesso usato materiale di scarto, umile ed inerte, non riciclabile. Negli anni ottanta, particolarmente attenta alle teorie psicoanalitiche, ha fondato il gruppo P:L:I:S: (Per Liberare Immagini Soffocate). Ha collaborato alla pagina culturale di alcuni periodici, pubblicando tra l'altro, su Frigidaire.
Kristien De Neve (Lokeren, Belgio, 1963) La laurea in scienze pedagogiche all’Università di Leuven, in Belgio e il Master in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma rappresentano le due aree a cui ha dedicato tutta la sua passione e capacità fin dall'inizio: arte e pedagogia dell'arte. Attiva in Italia a partire dai primi anni novanta, ha partecipato a numerose mostre e festival con video e installazioni, ma senza mai abbandonare completamente le tecniche più tradizionali, come la pittura. Dal 2012 in poi ha lavorato su progetti di scultura e disegni. Dal 2013 si occupa di progetti su larga scala per le installazioni all'esterno.
Nicola Frangione (Forenza, Potenza, 1953) vive e lavora a Monza dal 1972. Artista interdisciplinare e sperimentatore di varie tecniche artistiche: arti visive, grafica editoriale, musica e poesia sonora, regia video e teatro, poesia visiva e Mail Art. Oltre la Poesia visiva con la Mail Art da circa 25 anni contribuisce allo sviluppo e alla diffusione in italia organizzando progetti, mostre e laboratori itineranti. Dal 2002 è direttore artistico del Festival Internazionale di Performance Art e poetiche interdisciplinari "ART ACTION" di Monza.
Werther Germondari (Rimini, 1963), attento a dinamiche innovative sperimentali neo-concettuali e situazioniste, che si caratterizzano per un gusto ironico e surreale, svolge da trent’anni una ricerca attraverso numerosi media espressivi. Ha partecipato a esposizioni in gallerie private e spazi sperimentali, alternando installazioni d’ambiente, videowork e atti performativi, e focalizzando l’attenzione su elementi nascosti, attinenti a una visione reale, sociale e politica.
Itto (Roma, 1962), che usa questa tag fin dagli anni novanta, ha sperimentato vari campi di applicazione, dalla pittura, eterno amore, agli assemblaggi, fino alle installazioni e alle performance in giro per la città. Concetto base della sua espressione è lo 'zen metropolitano', e adora le culture delle minoranze etniche, in particolare quelle amerindiane. Si definisce cannibale dell'arte, in cui tutto e' buono da fagocitare, in caso di bisogno. Ha esposto per le ultime mostre da Pio Monti a Roma e realizzato lavori per il MAAM (Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz).
Gianni Piacentini (Roma, 1962). Artista visivo operante nel campo della progettazione di eventi artistici, predilige l’installazione, i lavori in situ, le dimostrazioni accademiche, l’arte urbana, come pure, secondo sua definizione, i giochi didattici. Fondatore del gruppo Artisti Innocenti. Degno di nota tra i molti eventi espositivi realizzati “Ricreazione” per il Museo Laboratorio dell’Università La Sapienza di Roma nel 2008. Un suo lavoro segnaletico urbano premia le città per l’etica assegnando loro il riconoscimento con largo anticipo.