Artisti: Alessandro Ciarafoni, Alex Sala, Antonia Monopoli, DavidsPic, Elena Bahar, Fabio Puelli, Giulio Malfer, Luca Granato, Massimo Moavero, Nicola Bertoglio, Werther Germondari e Carlos Raìz.
Ideata e curata da Nicola Bertoglio, vuole essere un’esortazione a regolamentare in maniera dettagliata, a livello legislativo, la complessa situazione di coloro che, consapevolmente, in piena libertà e senza coercizioni, lavorano nel mondo del sesso a pagamento. Tutto ciò nell’ottica di affermarne i diritti, oltre che i doveri, e preservarli da possibili abusi e forme di violenza. Su queste premesse concettuali si svolge un’esposizione che riunisce opere di artisti italiani e stranieri con dipinti, fotografie, video e installazioni capaci di tradurre in immagini, forme e colori che hanno come comune denominatore l’erotismo, peraltro già ampiamente affrontato, seppure in maniera diversa, nella storia delle Beaux-Arts, anche da grandi maestri.
Si pensi, a titolo esemplificativo, alle Veneri di Tiziano e di Giorgione, alle Demoiselles d’Avignon di Picasso, che rappresenta un gruppo di prostitute in una casa di tolleranza che sorgeva a Parigi nel Carrer d’Avinyó, senza dimenticare L’Origine du Monde di Gustave Courbet che propone un primo piano dell’organo sessuale femminile.
Se questi e altri autori si sono soffermati sull’erotismo come passione, “Sex is Working” è, invece, una mostra capace di far riflettere sulla condizione dei sex worker, peraltro andando ben oltre una mera ottica provocatoria e banalizzante. (Estratto dal testo critico di Simone Fappanni)