LA MUSA INGANNATRICE
due generazioni di artisti riflettono sul “bisogno di immagini” utilizzando la fotografia tra gli anni Settanta e gli anni Novanta
a cura di Giuseppe Cannilla e Luisa De Marinis
Richard Antohi Franco Cannilla Luigi Di Sarro Rosa Foschi Ettore Innocente Renato Mambor Luca M. Patella Sergio Pucci
Gea Casolaro Carlo M. Causati Fabio Gasparri Werther Germondari Mauricio Lupini Franco Mapelli Emanuele Piccardo
Lamezia Terme - Palazzo Nicotera, Piazzetta Tommaso Campanella
dal 30 maggio al 30 giugno 2006
inaugurazione
martedì 30 maggio 2006, ore 18.30
Nell’ambito della V edizione di FotoGrafia - Festival Internazionale di Roma, il Centro Luigi Di Sarro presenta a Lamezia Terme, la mostra d’arte contemporanea La Musa ingannatrice: due generazioni di artisti riflettono sul “bisogno di immagini” utilizzando la fotografia tra gli anni Settanta e gli anni Novanta, a cura di Giuseppe Cannilla e Luisa De Marinis
Promossa e sostenuta dal Comune di Lamezia Terme, Assessorato ai Beni Culturali, l’esposizione avrà luogo nella sale di Palazzo Nicotera, sede dell’istituendo Museo Luigi Di Sarro, dedicato alla figura dell’artista scomparso alla fine degli anni Settanta.
La mostra propone il lavoro di due generazioni di artisti (Richard Antohi, Franco Cannilla, Luigi Di Sarro, Rosa Foschi, Ettore Innocente, Renato Mambor, Luca Maria Patella, Sergio Pucci / Gea Casolaro, Carlo Maria Causati, Fabio Gasparri, Werther Germondari, Mauricio Lupini, Franco Mapelli, Emanuele Piccardo) che durante il loro percorso di ricerca attraverso tecniche e media diversi, dalla pittura alla scultura tradizionali, a matrici più concettuali, si sono confrontati con la fotografia, non solo per ragioni intimamente connesse con la loro specifica personalità e disposizione, ma soprattutto per una necessità più generale, legata storicamente alla peculiarità del mezzo.
Il dialogo con la fotografia intrattenuto da questi artisti, il cui lavoro ha origini e svolgimenti anche molto diversi, ha luogo in quel momento cruciale del contemporaneo, tra gli anni Settanta e Novanta, in cui l’uso di questo mezzo specifico si pone come luogo di verifica e di riflessione sul dato saliente di una sorta di bisogno di senso, che potrebbe essere altrimenti definito come ‘bisogno di immagini’…”.
Degli artisti in mostra sono presentati sia lavori storici, appartenenti ad una fase rappresentativa della produzione artistica passata (risalente agli anni Settanta per la prima generazione e gli anni Novanta per la generazione più giovane) sia lavori più recenti, a testimoniare l’evoluzione del percorso artistico di ognuno e i primissimi orientamenti del nuovo secolo.