Signatures: Giuseppe Rotunno, Lina Wertmuller
Un ricordo di Lina Wertmüller: "Ho avuto l’onore di conoscere la meravigliosa Lina Wertmüller soprattutto negli anni passati al Centro Sperimentale Di Cinematografia - Roma tra il 1988 e il 1991, dato che era la presidente dello stesso. Se non fosse stato per lei che aveva riaperto il CSC chiuso da un anno per l’incendio del teatro di posa, probabilmente io non avrei fatto in tempo, per limiti d’età, a fare il concorso, vincere la borsa di studio, ecc. Il mio riconoscimento e la mia stima sono quindi profondi. La cosa più bella che però ricordo con maggiore piacere, fu quando venni maltrattato da lei negli anni 90. Non ricordo esattamente l'anno, ma era un periodo in cui lavoravo al CSC per fare le riprese e le luci delle esercitazioni di alcuni corsi. Non so perché un giorno apparve Lina insieme a Beppe Lanci (il direttore della fotografia di Nanni Moretti e altri, per intenderci) e mi acchiappò letteralmente per fare delle riprese, forse dei provini per il suo nuovo film. Tirai fuori, insieme ad un altro ex diplomato di fotografia che non nomino per privacy, una ArriflexSR 35mm, e Lina volle montare un teleobiettivo pazzesco, praticamente un telescopio... Cominciai a preoccuparmi... A quel punto mise gli attori ad una distanza siderale (appunto), e praticamente le riprese avvenivano da uno dei due corpi architettonici del CSC all’altro... faceva venire avanti camminando gli attori mentre Beppe li inquadrava io e l’altro ex allievo ci alternavamo a fare i fuochi... una delle cose più complicate del mondo in quelle condizioni! Per di più Lina aveva voluto un diaframma chiuso per avere ancora meno profondità di campo... riuscire a fare un percorso perfetto era quasi impossibile... Lina sbraitava guardando il monitor, mentre Beppe Lanci, persona fantastica, gentilissima, e che capiva la difficoltà, mi faceva delle facce di vario tipo per consolarmi e poi si rivolgeva a Lina per acquietarla... alla fine Lina salutò me e il mio compagno di sventura con un ‘ragazzi, io non vi vedo bene...’... aveva ragione!”