The crumbling of a love-affair is simbolically emphasized by an accidentally simultaneous event.
"Perfect construction of the image, abstraction of the colors and the noises, simpleness and postindustrial chill without concessions to cliché" (Piera Detassis, Cineforum 356, 1996).
"Costruzione perfetta dell’immagine, astrazione dei colori e dei rumori, semplicità e gelo postindustriale senza concessioni al cliché". (Piera Detassis, Cineforum 356, 1996)
cast DANIELA SILVERIO, DANIELE FALLERI, MICHELE SANZO’
sound ELIO GUALFUCCI
1st director assistant MARIA LAURA SPAGNOLI
script, cinematography, production, direction WERTHER GERMONDARI
Awards:
- Best Short Film, 20e Fest. Int. du Film Indépendant, Bruxelles 1998
- Special Mention, Odense Int.l Film Fest., Danmark, 1997
- Special Mention "for the essentialist humour", Da Kino Int.Film Fest., Bucharest, 1997
- Best Direction, "MAP" Festival, Ferrara, Italy, 1997
- De Laurentiis Prize Best Italian Production, Siena ISFF, Italy, 1996
- Special Mention, Visioni Italiane Film Festival, Bologna, Italy 1996 (Menzione Speciale come dimostrazione della capacità di raccontare in pochissimi minuti due storie parallele con esemplare economia di mezzi)
Festivals (selection): Mostra del Cinema di Venezia, 1996; 1st Sacher Festival, Roma, Italy, July 1996; The World Film Festival, Montreal, Canada, September 1996; 53th Int’l Film Festival, Venezia, Italy, september 1996; Mannheim-Heidelberg Int.l Film Festival, Germany, october 1996; Uppsala International Short Film Festival, Sweden, october 1996; Siena International Short Film Festival, Italy, october 1996; 8eme Festival Cinematograph. d'Autommne, Gardanne, France, october 1996; N.I.C.E. (New Italian Cinema Events), New York, San Francisco, november 1996; 14° Festival Cinema Giovani, Torino, Italy, november 1996; II° Premio Cinematografico Excelsior, Roma, november 1996; Visioni Italiane, Bologna, Italy, december 1996; Festival Tous Courts, Aix-en- Provence, France, december 1996; 2nd Alpe Adria Cinema, Trieste, Italy, january 1997; 26th Rotterdam Intern. Film Festival, The Netherlands, february ’97; International Short Film Festival, Tampere, Finland, march 1997; Talking Pictures Festival, Taos, USA, april 1997; 1° Valsusa Filmfest, Italy, april 1997; International Festival of Visual Art, Gyor, Hungary, may 1997; 25° Certamen Internacional de Cortometrajes, Huesca, Spain, june’97; Fregene d’Autore, Fregene, Italy, june 1997; La Cittadella del Corto, Trevignano Romano, Italy, june 1997; 4° Festival Cinematografico Internazionale, Capalbio, Italy, july 1997; 12th International Film Festival, Odense, Denmark, august 1997; The British Short Film Festival, London, Great Britain, september 1997; Mannheim-Heidelberg Int.l Film Festival (retrospective), Germany ’96; 3th Antalya Golden Orange Int. Short Film Festival, Turchia, oct. ’97; 5° Festival Intern. del Cortometraje, Santiago de Chile, october 1997; 3rd Intern.Shortfilm Festival, Anzio, Italy, november 199; "Meridiens", 4éme bienn.du courtmétrage, Aubagne, France, nov.’97; Da Kino Int.l Film Festival, Bucarest, Romania, november 1997; Festival of European Films, Ankara, Turkey, december 1997; Map Festival, Ferrara, Italy, december 1997; XX Semana Int.del Cortometraje, San Roque, Spain, February 1998; II° Unimovie, Pescara, ottobre 1998; Alter-native Film Festival, Tûrgu More, Romania, novembre 1998; 20e Festival Internat. du Film Indipéndant Bruxelles, Belgio, nov’98; OFF2, Fiction Overdose Festival, Roma, Italy, 1998; Italian Cinema Festival, Annecy, France, september 1999; Circuito Cinema, Modena, Italy, January 2000; Minimalen Short Film Festival, Trondheim, Norway, march 2000; 2on Certamen de Cinema, Mallorca, Spain, June 2000; Premio Amidei, Gorizia, Italy, July 2000; Short Cuts, Cologne, Germany, August 2000; Une soirée c'est tro court!, Nice, France, february 2001; V Rassegna Cortometraggi d’autore, Colle Brianza, Italy; Hommage a Werther Germondari, Cinématèque de Nice, France, November 2001; Elettroshock, Roma, maggio 2001; Sarò breve, Amelia, marzo 2003; Reggio Emilia Film Festival, maggio 2003; Premio Internazionale Sasà, Catania, Italy, 2003; Das Internationale Kurzfilmfestival, Vienna, Austria, may 2005; Hans Bach KurzFF, Andelsbuch, Austria, august 2005; Klappe 4_05 Salzburger JugendFilm & VideoFestival, november 2005; TIME Film Festival, Lausanne, Switzerland, may 2006; Lago Film Fest, Revine Lago, Italy, 2011.; Connessioni Interpersonali / Interpersonal Connections, group exhibition, OGA, Roma, Italy, 2018.
Breve storia e note su Frantumi:
Il cortometraggio dura solo 4’ ma costò comunque 4 milioni circa, che io riuscii a pagare grazie ad uno dei primi lavori fatti come direttore della fotografia (un programma per bambini a puntate per una tv privata), una volta uscito dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
Quattro milioni nonostante i costi fossero ridotti al massimo. Questo perché il corto è girato in pellicola 35mm. Due o tre ‘pizze’ da 300 metri che riuscii a comprare dal produttore Mario Cotone a prezzo di sconto, perché erano la rimanenza del film ‘Il piccolo Budda’ di Bertolucci, che avevano appena terminato di girare.
Altra spesa fu l’assicurazione da pagare (mi pare 400 mila lire per due giorni, ma se qualcosa si fosse rotto o me l’avessero rubato avrei dovuto rimborsare circa cento milioni di lire) per prendere i materiali di ripresa. A parte l’assicurazione, grazie a Gianfranco Borgiotti riuscii comunque ad ottenere almeno senza pagare il noleggio della macchina per un weekend, con la ‘scusa’ che come direttore della fotografia dovevo fare il provino di un obiettivo anamorfico Todd-AO (quello usato per fare film in CinemaScope negli anni cinquanta, sessanta (vedi ‘Cleopatra’, con Liz Taylor) e settanta (‘Jesus Christ Superstar). Il problema però fu che Borgiotti mi diede questo obiettivo accompagnato da una macchina diciamo così, non appropriata, ovvero una tedesca Arriflex. Ottima macchina, ma utilizzando l’obiettivo Todd-AO in pratica non mi permetteva di vedere la scena nell’oculare, che risultava talmente scura da risultare quasi una visione con tappo inserito. Ma questo è un ‘dettaglio’ di cui parlerò più sotto.
Il motivo per cui volevo girare in CinemaScope era precisissimo. La scena è di fatto un piano sequenza di circa tre minuti in cui accadono due ‘avvenimenti’: una coppia che litiga a sinistra, e un un uomo che butta le bottiglie per tutta la durata del litigio in una campana per il vetro, a destra. Le bottiglie che ha sono tante perché (lo si capisce dal vestito) chi le sta buttando viene da qualche locale tipo pub. L’effetto che volevo ottenere, e che poi in effetti ho ottenuto, è quello di costringere lo spettatore (ma questo funziona ovviamente solo nei cinema con grandi schermi) a dover girare letteralmente la testa per vedere cosa succede a destra e sinistra. In pratica a dover decidere se guardare il litigio della coppia o le reazioni della persona che butta le bottiglie, e controllare se deciderà di intervenire.
Tra l’altro vado oggi svelare il fatto che la ‘storia’ mi venne ispirata proprio perché mi capitò a Roma, nei primi anni novanta, di trovarmi veramente in una situazione simile, nella parte dell’uomo che butta le bottiglie, con una coppia che litigava violentemente.
Il cortometraggio è stato girato in Toscana. Può sembrare strano ma dopo aver circolato invano per mesi a Roma e fuori Roma per trovare una strada con una campana del vetro in un punto adatto alle riprese, la soluzione più perfetta mi venne offerta da Daniele Falleri, con cui siamo stati compagni di avventure cinematografiche indipendenti per tutti gli anni novanta (tra le tante, Daniele è stato il protagonista di ‘Una strada diritta lunga’, Selezionato Ufficiale in Competizione al Festival di Cannes nel 1994, che ho realizzato insieme a Maria Laura Spagnoli). In pratica girammo in un area artigianale di S.Maria a Monte, in provincia di Pisa. Grazie a Daniele che interpellò il comune, che mise addirittura una campana del vetro nuova nuova in un punto che avevo indicato.
Fu così che nella nostra Fiat Regata weekend, partimmo appunto per un weekend, in cui ci avrebbero ospitato i meravigliosi genitori di Daniele. In auto eravamo io, Maria Laura, Daniele, e gli altri due attori: la bellissima Daniela Silverio (attrice protagonista in ‘Identificazione di una donna di Michelangelo Antonioni, amica di Daniele) e il fantastico Michele Sanzò (diplomato all’Accademia di Arte Drammatica Silvio D’Amico), altro grandissimo compagno di avventure con me e Maria Laura negli anni novanta.
Arrivati il sabato, la mattina della domenica erano previste le riprese. E bisognava augurarsi che non piovesse... e così fu, fortunatamente... sul set in pratica ricoprivo tutti i ruoli: scenografo, direttore della fotografia, l’assistente operatore, l’aiuto operatore (caricando la pellicola), e l’operatore. Come operatore ebbi parecchi problemi perché, come accennato sopra, una volta messo l’obiettivo Todd-AO, nell’oculare non si vedeva assolutamente nulla, o quasi, tanto era scura l’immagine. La compatibilità obiettivo macchina da presa era assai scarsa... la scena comunque era prevista fissa ed erano gli attori che sapevano ad occhio dove cominciava e finiva l’inquadratura. Non avendo nemmeno un monitor di controllo io mi limitai a controllare la recitazione dal vivo. E devo dire che Daniela e Daniele sono stati eccezionali nel muoversi e fare la scena esattamente nella zona prevista (Michele era fermo alla campana del vetro). Hanno girato senza mai sbagliare il piano-sequenza, cioè senza ‘staccare’ mai, per quattro o cinque volte volte. Io ho dovuto solo scegliere la scena girata meglio.
Riguardo Michele, per ogni scena girata venivano buttate nella campana decine di bottiglie, e vi lascio immaginare la difficoltà, oltre a portare i materiali di ripresa, di dover portare con noi anche svariati sacchi di bottiglie... bottiglie raccolte a casa per mesi...
Altra cosa incredibile è che abbiamo girato senza fonico, sia per mancanza di spazio in auto e soldi per pagarlo. Avevo deciso comunque a suo tempo che avrei doppiato tutto ed inserito tutti i suoni successivamente. Cosa che mi piace molto fare ancora oggi. Ma con la tecnologia di allora non era così agevole come ora... e la cosa assurda è che non girai nemmeno una ‘linea guida’ dei dialoghi, per cui quando mesi dopo Daniela e Daniele si dovettero doppiare non si ricordavano nemmeno cosa dicevano. Fortunatamente in totale come erano era difficile distinguere il labiale... e così, una sera, nella cameretta di casa del fonico Elio Gualfucci, guardando il girato nel suo televisore e sperando che da fuori (era nel quartiere Prati di Roma) non arrivassero rumori molesti... per tutti gli altri effetti sonori con Elio abbiamo poi sfruttato rumori di ambienti ed auto ‘rubandoli’ alle lavorazioni di alcune serie di fiction di polizieschi di allora...
Altra cosa folle è che il corto non fu mai sottotitolato. Io lo presentavo ai festival stranieri dicendo che ciò che gli attori dicevano nel litigio non era importante. E così andò a decine di festival e tv straniere. Una cosa pazzesca è che diversi anni fa scoprii che in Russia su youtube, avevano messo, piratandolo, ‘Frantumi’ doppiato in russo da una voce maschile!
Il cortometraggio nel 1996 venne selezionato contemporaneamente al Sacher Festival (dovrei avere ancora da qualche parte la cassetta della segreteria telefonica con la registrazione di NanniMoretti che personalmente mi diceva che ero stato selezionato, dandomi correttamente del Lei) e al Mostra del Cinema di Venezia (ho la lettera firmata da Gillo Pontecorvo, vedi sopra). Moretti anticipò Venezia di qualche giorno e dovetti così rinunciare a far partecipare ‘Frantumi’, dato che entrambi volevano solo corti inediti). Andai comunque al Festival di Venezia quell’anno come co-regista, insieme a Daniele Falleri, del nostro cortometraggio “L’armadio”, e come direttore della fotografia del cortometraggio “Il Pranzo Onirico”, di Eros Puglielli.
Dopo averlo visto al SacherFestival Piera Detassis, attuale direttrice della rivista Ciak, scrisse di ‘Frantumi’ sul numero 356 della rivista Cineforum: "Costruzione perfetta dell’immagine, astrazione dei colori e dei rumori, semplicità e gelo postindustriale senza concessioni al cliché".
Dopo la prima al Sacher Festival ‘Frantumi’ venne proiettato a decine di festival, ed era grande allora per me la soddisfazione di vederlo proiettato in pellicola in grandi schermi che permettevano proprio quello che desideravo: il fatto che lo spettatore indeciso dovesse arrivare a girare la testa a destra e sinistra per poter vedere tutto quello che accadeva in scena. Ovviamente questo effetto era maggiore se ci si trovava nelle prime file. Seppure in TV l’effetto sparisse ‘Frantumi’ venne allora acquistato da varie televisioni, tra cui pure Canale5!!! Ebbene si, negli anni novanta il cortometraggio cominciava ad andare di moda e anche le televisioni commerciali li trasmettevano.
La copia che sarà possibile vedere in mostra purtroppo non è molto buona. Mi sono reso conto che dovrei rifare un buon telecinema dal negativo, ma è abbastanza costoso e al momento non me lo posso permettere. Spero comunque di riuscirci, prima o poi.
Un ultima nota: Daniela Silverio è sparita da anni, tanto che tempo fa una troupe francese che stava girando un documentario su Antonioni mi telefonò per sapere dove trovarla, visto che uno degli ultimi con cui aveva girato. Qualcuno sa dove si trova?!
Werther Germondari, 15/11/2018