For the political elections of 1972, the party of the Christian Democrats made a gadget that related for each issue, the alleged ideological positions of the various parties, using, with irony, titles of famous movies.
Per le elezioni politiche del 1972, la DC realizzò un gadget che metteva in relazione per ogni tematica, le presunte posizioni ideologiche dei vari partiti, utilizzando, con ironia, titoli di film famosi.
Concept/realization: WERTHER GERMONDARI
Soundtrack: 'So ben mi c'ha bon tempo', song of 1590, sung by Werther Germondari
Special Mention Premio ‘Paolo Gobetti’ al festival 'FILMARE LA STORIA, Torino, Italy, May 2021:
“Filmato con intelligenza e ironia, e con un uso particolarmente arguto del commento sonoro, il corto riporta alla luce un oggetto che aveva l’intento di ridicolizzare i propri avversari. Ma così, soprattutto, ci fa riflettere sulle forme anche grottesche di un dibattito politico che nel nostro paese, sovente, tende a tradursi in partigianeria tra opposte fazioni”.
“Shot with intelligence and irony, and with a particularly witty use of the soundtrack, the short film brings to light an object that was intended to ridicule its opponents. But in this way, above all, it makes us reflect on the grotesque forms of a political debate that in our country often tends to turn into partisanship between opposing factions”.
Other festivals: Festival del Cinema Patologico, Roma, Italy, April 2022; Festival del Cinema di Cefalù, Italy, 2022; RiFilm Festival, Bologna, Italy, October 2022; Maratona ‘ilCorto.eu’, Roma, Italy, October 2022; Sirene wAVe Movie 2022, Sesto San Giovanni, Italy, November 2022; Incontri ravvicinati tra arte e cinema, Studio Campo Boario, Roma, Italy, March 2023.
"Il video ha il suo senso intimista nel recupero di un gadget che l'autore potè godersi magari da ragazzino come un giocattolo, ma anche - non dirò "soprattutto" - un significato più critico, anche se non esplosivo ma equilibrato, nei confronti di una società, quella italiana, che in certi periodi sembra a senso unico, per la prepotente e cioé non proprio democratica prevalenza del più forte, in altre si accende di becere contrapposizioni babeliche, che lo strumento di cartone, il gadget, che rimanda ad una aleatorietà grottesca, rispecchia, anche se in sé rappresenta invece una trovata apparentemente giocosa di una propaganda che altri partiti meno potenti non potevano permettersi. E così in modo garbato e oggettivo (ma con una patina di nostalgia per un'altra età dell'autore) il filmato illustra una delle disparità a cui la parte sana del Paese non ha mai saputo ribellarsi” (Marco Settembre).
